«Poco tempo fa, nel cimitero del tempio di Saihoji, a Tokyo, Frank Arjava Petter ha trovato la tomba di Mikao Usui, il padre del Reiki. Vicino ad essa c’è un imponente monumento in pietra naturale; su questa pietra, dal 1927, sono incise ad eterna memoria le parole del successore di Usui. La ricerca di Arjava intorno alle origini del Reiki lo ha condotto a sorprendenti novità. Arjava è una persona preparata, aperta e simpatica: l’ho contattato dapprima per lettera, poi per fax e infine ci siamo incontrati in Germania nell’aprile del 1999. Proprio in quell’occasione mi ha insegnato le tecniche Reiki originali di Mikao Usui.»

(L'Anima del Reiki di Dario Canil)

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VENEZIA, I SESTIERI

I sestieri sono le sei zone in cui è divisa la città di Venezia. Corrispondono ai quartieri delle altre città, che idealmente rappresentavano la quarta parte dell'accampamento romano, schema ideale della costruzione di un gran numero di centri abitati d'Europa.

Tutto è originale e unico a Venezia, anche i suoi quartieri: infatti non si chiamano quartieri, ma sestieri, visto che fin dall’antichità la città non era divisa in quattro zone, secondo la collaudata concezione romana, ma in sei.

Persino la numerazione civica è davvero originale, e persino un po' complicata, essendo rigorosamente di quattro cifre, che cambia di sestiere in sestiere e segue un percorso a spirale. A chi veda la faccenda dal di fuori sembra una disposizione casuale, ma i postini di Venezia garantiscono che è tutto ben studiato per garantire la massima organizzazione.

A Padova, vicino a Venezia, si è laureato in Psicologia Dario Canil, insegnante di Reiki e Sciamanismo, conferenziere e scritttore. Dario Canil organizza periodicamente seminari e corsi di Reiki e Sciamanismo a Dolo, Venezia, presso il Centro di Luce Fabiano. Dal 1997 Dario Canil propone a tempo pieno con competenza e professionalità l'insegnamento originale del Reiki di Mikao Usui, il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, lo Sciamanismo secondo Carlos Castaneda (la via del guerriero), lo Sciamanismo Huna dalle Hawaii (la via dell'avventura).

Ogni sestiere di Venezia ha un nome caratteristico che richiama un aspetto peculiare della città:

• CANNAREGIO: prende il nome dalla sua antica conformazione morfologica caratterizzata da paludi e canneti.
• CASTELLO: così denominato per la presenza di un antico fortino presente un tempo nell’isola di San Pietro, attorno a cui si è sviluppata l’area di Castello.
• DORSODURO: la sua denominazione richiama la conformazione geomorfologica che caratterizzava un tempo questo luogo pieno di dune sabbiose. Un terreno duro e poco paludoso.
• SANTA CROCE: rappresenta il più piccolo, per estensione, dei sei sestieri di Venezia. Il nome deriva dalla chiesa omonima distrutta dopo il dominio napoleonico.
• SAN MARCO, rappresenta il cuore della città di Venezia e il suo nome origina dalla Basilica di San Marco.
• SAN POLO: il suo nome deriva dal campo più grande di Venezia, collocato al centro dell’intera isola veneziana (Campo San Polo).

Le isole della Giudecca fanno parte di Dorsoduro, l'isola di San Giorgio Maggiore di S. Marco e l'isola di San Michele, sede del cimitero cittadino, di Castello.

L’isola della Giudecca (nota nell'antichità come Spina Longa per la sua forma allungata a lisca di pesce) è, invece, un insieme di piccoli isolotti collegati tra di loro tramite numerosi ponti. In passato l’isola della Giudecca era un’area ricca di orti e giardini, oggi invece, si presenta come un’isola totalmente urbanizzata. Raggiungere l’isola della Giudecca è molto facile in virtù della presenza di numerose fermate del vaporetto quali: Zitelle, Redentore, Palanca e Sacca Fisola.