«Le lunghe ricerche, il ritrovamento del manuale originale di Usui (Original Reiki Handbuch des dr. Mikao Usui, Windpferd Verlag 1999) e le buone relazioni con alcuni membri dell’Usui Reiki Ryoho Gakkai, il gruppo Reiki originario fondato dallo stesso Mikao Usui, permettono a Frank Arjava Petter di avere accesso a molteplici tecniche di lavoro con l’energia, del tutto sconosciute in Occidente prima del 1998 e di diffonderle a livello internazionale attraverso un seminario chiamato «Usui Ryoho».»

(L'Anima del Reiki di Dario Canil)

Pagina Reiki Verona: corsi Reiki vicino Verona

PONTE PIETRA DI VERONA

Il Ponte Pietra è uno dei simboli più affascinanti e storicamente rilevanti di Verona, una testimonianza dell'incontro tra epoche e culture diverse, che attraversa il fiume Adige con la sua elegante struttura ad archi. Costruito in epoca romana, tra il I e il II secolo a.C., è il ponte più antico della città, e il suo nome, "Pietra", richiama la solidità e la durabilità di quest’opera che ha attraversato i secoli, testimone silenzioso della storia veronese.

A Padova, vicino a Verona, si è laureato in Psicologia Dario Canil, insegnante di Reiki e Sciamanismo, conferenziere e scritttore. Dario Canil organizza periodicamente seminari e corsi di Reiki e Sciamanismo a Dolo, Venezia, presso il Centro di Luce Fabiano. Dal 1997 Dario Canil propone a tempo pieno con competenza e professionalità l'insegnamento originale del Reiki di Mikao Usui, il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, lo Sciamanismo secondo Carlos Castaneda (la via del guerriero), lo Sciamanismo Huna dalle Hawaii (la via dell'avventura).

Originariamente, il ponte fungeva da collegamento cruciale tra la città e le vie di comunicazione che si estendevano verso nord, unendo Verona alla rete di strade che i Romani costruivano con grande maestria. Oggi, chi lo attraversa può quasi percepire quel legame con il passato, sentendosi parte di una lunga storia che risale a più di duemila anni fa.

Una delle particolarità del Ponte Pietra è la sua struttura multiforme. Infatti, gli archi che lo compongono non sono omogenei, ma differenti tra loro, segno dei tanti interventi di ricostruzione subiti nel corso dei secoli. Di origine romana è la parte in pietra bianca, visibile negli archi più antichi, mentre le successive ricostruzioni hanno incorporato mattoni rossi medievali. Questa combinazione di stili e materiali rende il ponte una vera e propria stratificazione di epoche, un "palinsesto" architettonico che riflette le vicissitudini storiche di Verona.

Uno dei momenti più drammatici nella storia del Ponte Pietra è legato alla Seconda Guerra Mondiale, quando nel 1945 fu distrutto dalle truppe tedesche in ritirata. Come molte opere monumentali europee, anche questo ponte fu vittima della distruzione bellica, ma la sua rinascita non tardò ad arrivare. Grazie a un accurato restauro negli anni '50, che recuperò con grande cura ogni singola pietra originale recuperata dal fondo dell'Adige, il ponte fu ricostruito per tornare a collegare le due rive della città e a raccontare la sua storia.

Oggi, il Ponte Pietra è uno dei luoghi più suggestivi di Verona, amatissimo da turisti e cittadini. La sua posizione regala panorami spettacolari sulla città, specialmente al tramonto, quando le luci della città si riflettono dolcemente sull’acqua dell’Adige. La vista sulla vicina Torre di Castel San Pietro e sui colli veronesi incornicia perfettamente questo angolo pittoresco della città.

Passeggiando sul Ponte Pietra, è impossibile non soffermarsi a pensare a tutte le persone che l’hanno attraversato nel corso dei secoli: soldati romani, mercanti medievali, viaggiatori del Grand Tour. Il ponte, silenzioso e maestoso, ha visto passare sotto i suoi archi la storia di Verona, dagli antichi fasti imperiali, al Medioevo, fino ai giorni nostri. Oggi, continua ad essere un ponte non solo fisico, ma anche simbolico, che collega la storia con la modernità, l’antico con il presente.

Il Ponte Pietra, con la sua bellezza semplice e la sua capacità di resistere al tempo e agli eventi, è un monumento che non si limita ad essere una semplice infrastruttura, ma rappresenta un vero e proprio tesoro storico e culturale per Verona, un luogo dove passato e presente si incontrano, dove il rumore dell’Adige si mescola al silenzio dei secoli.