«Reiki è un sentiero che ha un cuore, tuttavia è «solo» un sentiero, ciò che conta è il cuore. Reiki significa: Energia Universale. È un’energia che risuona con quella di ogni essere vivente, con la fonte stessa della vita. Reiki è anche il nome dato a un antico metodo di guarigione creato nel 1920 dal giapponese Mikao Usui (1865-1926).»

(L'Anima del Reiki di Dario Canil)

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TREVISO, IL COMPLESSO DI SANTA CATERINA

Il complesso di Santa Caterina, formato dall'ex complesso conventuale dei Servi di Maria e dall'annessa ex chiesa dedicata a santa Caterina d'Alessandria, è una delle tre sedi dei Musei civici di Treviso.

Il Complesso di Santa Caterina risale alla metà del ‘300 nel sito allora occupato dal Palazzo dei Caminesi, cacciati dalla città in seguito al loro coinvolgimento nella congiura che voleva consegnare Treviso agli Scaligeri.

A Padova, vicino a Treviso, si è laureato in Psicologia Dario Canil, insegnante di Reiki e Sciamanismo, conferenziere e scritttore. Dario Canil organizza periodicamente seminari e corsi di Reiki e Sciamanismo a Dolo, Venezia, presso il Centro di Luce Fabiano. Dal 1997 Dario Canil propone a tempo pieno con competenza e professionalità l'insegnamento originale del Reiki di Mikao Usui, il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, lo Sciamanismo secondo Carlos Castaneda (la via del guerriero), lo Sciamanismo Huna dalle Hawaii (la via dell'avventura).

Alla fine del secolo la chiesa risultava ancora incompiuta, mentre già alla fine del ‘500 e nel corso del ‘600 si interveniva con radicali restauri.

Nel 1772 la Repubblica Veneta soppresse il Convento che, in seguito all’occupazione napoleonica, venne convertito in caserma, subendo uno scandaloso intervento di ristrutturazione subendo ingenti alterazioni nella tipologia originale.

La tipologia d’uso a caserma perdurò fino alle soglie del secondo conflitto mondiale, che arrecò gravi danni con il bombardamento del 7 aprile 1944. Dopo quasi trent’anni di abbandono in seguito a quel fatidico bombardamento, il Demanio affidò il complesso al Comune di Treviso per destinarlo a uso Museo Civico.

Soppresso il convento nel 1772 e cessata ogni destinazione religiosa degli spazi nel 1806, gli edifici del Complesso di Santa Caterina, chiesa compresa, furono utilizzati come caserma e magazzini militari. Gravi ed estesi furono i danni alle architetture e alle decorazioni, notevole la dispersione del patrimonio artistico e degli arredi contenuti. Ma, per un incredibile casualità, dopo lunghi anni di oblio, furono proprio i bombardamenti del 1944 e 1945 a segnare una interessante svolta.

Grazie alla determinazione del restauratore Mario Botter, quegli anonimi intonaci che per troppo tempo avevano nascosto uno straordinario segreto, vennero rimossi per riportare alla luce il dimenticato tesoro pittorico celato per secoli.

E fu in questa maniera che per l’antico Complesso di Santa Caterina ebbe inizio una vera e propria rinascita, resa possibile in virtù degli efficaci restauri avviati per rendere l’intero complesso sede delle ricche collezioni archeologiche e d'arte antica dei musei civici della città.