«È umano voler guarire un malato grave, ma il Reiki ti insegna a curare con rispetto, amore e consapevolezza: è l’anima di colui che stai trattando che decide quanta dell’energia (che stai con amore canalizzando) dedicare alla guarigione del corpo. L’anima è libera di crescere nelle direzioni apparentemente più misteriose, al di là delle illusioni della materia.»

(L'Anima del Reiki di Dario Canil)

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LA TORRE DONÀ DI ROVIGO

La Torre Donà di Rovigo è uno degli elementi più iconici del paesaggio urbano della città, un maestoso testimone di un passato medievale ricco di storia. Situata nel cuore del centro storico, la torre è ciò che rimane dell’antico castello medievale che dominava Rovigo durante il periodo feudale, quando la città era un punto nevralgico per i traffici e gli scambi tra la Pianura Padana e la Serenissima Repubblica di Venezia.

La Torre Donà, con i suoi 66 metri di altezza, è una delle torri più alte d’Italia e la più alta struttura medievale di Rovigo. Costruita nel XII secolo, faceva parte del sistema difensivo della città, un baluardo contro le incursioni e le minacce esterne. Insieme a un’altra torre sopravvissuta, chiamata Torre Mozza, la Donà costituiva il nucleo principale delle difese cittadine, proteggendo il castello e la comunità all'interno delle mura.

A Padova, vicino a Rovigo, si è laureato in Psicologia Dario Canil, insegnante di Reiki e Sciamanismo, conferenziere e scritttore. Dario Canil organizza periodicamente seminari e corsi di Reiki e Sciamanismo a Dolo, Venezia, presso il Centro di Luce Fabiano. Dal 1997 Dario Canil propone a tempo pieno con competenza e professionalità l'insegnamento originale del Reiki di Mikao Usui, il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, lo Sciamanismo secondo Carlos Castaneda (la via del guerriero), lo Sciamanismo Huna dalle Hawaii (la via dell'avventura).

Realizzata con mattoni rossi, come molte strutture medievali dell’epoca, la torre si staglia maestosamente contro il cielo rodigino, raccontando con la sua imponenza le storie di epoche passate. Anche se oggi si presenta in parte spoglia e senza il coronamento che un tempo ne caratterizzava la sommità, la sua imponenza rimane intatta, evocando immagini di cavalieri, signori feudali e guardie che pattugliavano i suoi bastioni.

Nel corso dei secoli, la Torre Donà ha resistito a guerre, terremoti e a un lento processo di decadenza, ma è stata sempre al centro della vita cittadina, simbolo di forza e resistenza. Durante il periodo rinascimentale, quando Rovigo passò sotto il controllo della Serenissima, la torre continuò a svolgere il suo ruolo difensivo, pur perdendo gradualmente la sua funzione principale a causa dei cambiamenti politici e delle nuove tecniche belliche che resero obsoleti i castelli medievali.

Oggi, la Torre Donà rappresenta uno dei principali luoghi di interesse per chi visita Rovigo. Circondata da un giardino, il "Giardino delle Torri", essa offre un angolo di pace e storia nel cuore della città moderna. La sua imponenza e il fascino delle rovine circostanti invitano i visitatori a riflettere sulla storia che ha plasmato il territorio e la sua gente.

La torre non è solo un simbolo di Rovigo, ma anche una tappa importante per gli amanti della storia e dell'architettura medievale. Oltre alla sua importanza storica, la Torre Donà è oggetto di vari progetti di valorizzazione culturale che mirano a preservarla per le future generazioni. Eventi e manifestazioni culturali vengono spesso organizzati nei suoi dintorni, facendo rivivere lo spirito del passato in un contesto moderno.

Per chi visita Rovigo, la Torre Donà rappresenta una finestra sul Medioevo, un’icona che collega la città alle sue radici storiche e che continua a ricordare l'importanza strategica e culturale di questo antico centro della Pianura Padana. Osservandola da vicino, è possibile percepire la solidità del tempo, il passaggio delle ere e il persistere della storia, che continua a vivere attraverso le pietre di questa imponente torre medievale.