Auto-trattamento Reiki
con il Secondo Livello
Volersi bene e prendersi cura di sé con il Secondo Livello Reiki
«Sento che per essere libero ho bisogno proprio di essere padrone delle mie risposte, perché esse mi formano, mi insegnano, mi fanno crescere verso la verità di ciò che sono. Come posso pensare che la fortuna mi piova dal cielo senza muovere un dito? Sembra così evidente sul piano fisico. Posso forse sperare di sviluppare i miei muscoli stando pigramente fermo? Credo proprio di no. In realtà sviluppo la forza fisica in proporzione a quanto mi alleno. Dunque posso aspettarmi analoghi risultati dall’amore. Solo coltivando amore posso ragionevolmente pensare che ne raccoglierò i frutti.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
AUTO-TRATTAMENTO REIKI
CON IL SECONDO LIVELLO
Primo tipo di auto-trattamento con il Secondo Livello Reiki
«Esistono diverse forme di autotrattamento con il Secondo Livello Reiki. Se come operatore Reiki ti sei "affezionato" alla pratica quotidiana dell’autotrattamento di Primo Livello in cinque posizioni o attraverso posizioni libere, puoi tranquillamente continuare con tali modalità abbinando ad esse semplicemente l'uso creativo dei simboli, della verbalizzazione positiva, della visualizzazione e della rievocazione.
Comodamente seduto o sdraiato, già con la centratura al cuore puoi dare l'impulso attivando CHOKU REI (disegnandolo mentalmente e pronunciandolo a piacere). Eseguendo le posizioni una a una, lascia per es. fluire dalle tue mani SEI HEKI su ogni chakra, potenziandolo e fissandolo poi con CHOKU REI.
Sia nell'autotrattamento a 5 posizioni sia in qualunque altra forma di autotrattamento libero (basato sul sentire e privo di schemi prefissati), esprimi creativamente, a seconda della situazione particolare del momento, una piena libertà d’azione nell'uso degli strumenti del Reiki di Secondo Livello. Utilizza questi strumenti in combinazioni assolutamente libere e creative.
E nei momenti in cui sentissi di non volerne adoperare alcuno, puoi dedicarti all'ascolto, al sentire l’energia, la pace, la tua interiorità psichica, emotiva, spirituale, l'essere presente a te stesso.
Esempio pratico
Mentre mi sto trattando, porto liberamente le mani sulla mia caviglia sinistra che ha preso una lieve storta. Immagino l'azione lenitiva di colori tenui e freschi che irradiano l'arto. Visualizzo SEI HEKI che riporta equilibrio disinfiammando e riportando pace dove v'è stato trauma. Pronuncio a piacere il mantra "SEI HEKI". Potenzio e fisso l'azione di SEI HEKI aggiungendo CHOKU REI alla visualizzazione e ne pronuncio il mantra. Affermo un intento simile a questo: "L'energia di guarigione scorre potente nella mia caviglia. L'arto si disinfiamma e guarisce rapidamente. La mia caviglia è perfettamente sana. CHOKU REI, CHOKU REI, CHOKU REI!!!" Visualizzo la mia caviglia che si sgonfia rapidametne e torna alla sua forma ottimale. Visualizzo me stesso che corro felice sulle mie caviglie sane. Rafforzo anche questa visualizzazione con CHOKU REI, chiedo all'energia di continuare a lavorare per il benessere della mia caviglia fino alla completa guarigione e affido questo compito a SEI HEKI che visualizzo dentro la parte lesa... etc. etc.
Secondo tipo di autotrattamento con il Secondo Livello Reiki
Si tratta di un trattamento a distanza che effettui su te stesso (effetto boomerang). Se vuoi stabilire un profondo contatto con la tua intima essenza, mentre sei in centratura al cuore, disegna – e pronunciane 3 volte il nome mentalmente – nell'ordine HON SHA ZE SHO NEN, SEI HEKI, CHOKU REI e poi pronuncia 3 volte il tuo nome. Se lo desideri, questa semplice operazione diventa anche la procedura di contatto per compiere un trattamento a distanza su te stesso avvalendoti della stessa metodica adottata per trattare una persona fisicamente distante. Solo che in questo caso, quella persona sei tu.
Terzo tipo di autotrattamento con il Secondo Livello Reiki
Un’altra forma di autotrattamento. Un altro modo di praticare l’autotrattamento è il seguente: comodamente seduto esegui la centratura al cuore; stacca la mano non dominante e portala sulla nuca, stacca quindi la mano dominante e portala sulla sommità del capo in modo che con la punta delle dita tocchi l’altra mano messa perpendicolarmente.
Il tempo ideale per questo trattamento è di circa 15 minuti che dividi in pari misura in tre fasi distinte di trattamento:
1) preparazione;
2) lavoro specifico;
3) ascolto.
Nella fase di preparazione esprimi l’intento di riempirti totalmente di luce, di energia. Alternativamente visualizza l’energia che scende dalla testa ai piedi riempiendoti completamente come se fosse luce liquida che colma un contenitore di cristallo, verbalizza frasi appropriate e usa secondo il sentire sia CHOKU REI sia SEI HEKI.
Nella fase di lavoro specifico puoi trattare una o più aree disarmoniche. Queste aree possono emergere sia da una conoscenza precedente (per es. un dolore o uno specifico organo malato già noti, sia grazie alla fase di preparazione: l’energia potrebbe aver avuto difficoltà a riempire particolari zone. Proprio lì concentri il lavoro specifico.
L’ultima fase è dedicata all’ascolto di te e dell’energia che si manifesta. Si tratta di una vera e propria meditazione: se affiorano pensieri distraenti, lasciali scorrere via e porta nuovamente l’attenzione all’ascolto.
Quando ritieni di aver terminato la tua pratica di autotrattamento, stacca una mano alla volta, ringrazia l’energia e strofina le mani tra loro. Per quanto la pratica quotidiana dell’autotrattamento sia assolutamente facile e poco impegnativa a livello di tempo, spesso ti accorgi che occorre proprio del tempo per poter davvero affrontare con efficacia le tue problematiche più profonde. Parimenti potresti impiegare un po’ a raggiungere quello stato in cui esprimi concentrazione rilassata, intimo raccoglimento, capacità d’ascolto, fiducia.
Vale tuttavia la pena di orientare il tuo intento e il tuo cuore in tale direzione, poiché in essa il Reiki raggiunge massimo significato e realizzazione.»
Indice Sezione Reiki Pratico di Secondo Livello