LA
PROCEDURA DI CONTATTO
La "procedura di contatto" prevede
nell'ordine l'utilizzo del 3° simbolo Hon
Sha Ze Sho Nen (HSZSN), del 2° simbolo Sei
Heki (SH), del 1° simbolo Choku
Rei (CR) e poi la visualizzazione della persona da trattare e la triplice
pronuncia del suo nome (o la visualizzazione di una situazione e la triplice
pronuncia del titolo attribuito alla situazione).
La "procedura di contatto" si
usa nei seguenti casi:
contatto con persona fisicamente non presente (distanza spaziale);
contatto più profondo con l'essenza di una persona fisicamente
presente;
contatto più profondo con la propria essenza (nell'autotrattamento);
contatto con la bambina o con il bambino interiore (distanza temporale);
contatto con una situazione;
Una volta utilizzato il simbolo HSZSN
nella procedura di contatto, esso non verrà più
utilizzato durante il trattamento.
ATTIVAZIONE DEI SIMBOLI - MANTRA
Già durante la propria bilanciatura
al cuore è possibile attivare un impulso energetico disegnando
e verbalizzando CR.
Appoggiando una mano alla volta su sé stessi o sulla persona da
trattare, si lasciano fluire i simboli dalle mani. Se si intende stabilire
un contatto più profondo con l'essenza del ricevente si comincia
da HSZSN la procedura di contatto e poi si lavora coi simboli
in piena libertà, altrimenti si comincia direttamente da CR o SH.
I simboli CR e SH possono essere usati
illimitatamente secondo il proprio sentire combinandoli di volta in volta
in modo adeguato alla situazione.
Per esempio trattando una persona che si è esposta troppo al sole
si potrebbe usare molto SH e poco CR (il simbolo di potere rinforza l'azione
di SH), poiché l'intento è di riequilibrare l'eccesso di
calore assorbito dalle cellule epiteliali. Inoltre, i simboli in questo
esempio possono essere disegnati mentalmente con colori tenui, rinfrescanti,
come l'azzurro, l'acquamarina, il verde chiaro...
E' opportuno che i simboli vengano attivati
in uno stato di concentrazione eppure, allo stesso tempo di rilassamento.
Si eviti di attaccarsi ossessivamente ad aspettative circa gli effetti
concreti conseguenti ai nostri trattamenti.
Si cerchi piuttosto il silenzio interiore per sentire l'altro, e l'energia
che attraversa entrambi; anche il cuore farà sentire la sua voce
dopo che si saranno fatte tacere le proprie preoccupazioni, le proprie
paure, la catena di pensieri creati dallo stress quotidiano, la propria
importanza personale.
Attraverso il cuore si farà strada l'atteggiamento ideale per trattare
con il Reiki: l'intento di favorire la consapevolezza e la guarigione
e la fiducia che accadrà ciò che è giusto.
Occorre ribadire che le possibilità
offerteci dall'utilizzo dei simboli del Secondo Livello Reiki sono innumerevoli.
Le tecniche e i suggerimenti di seguito proposti vogliono solo introdurre
il reikista di Secondo Grado alla dimensione di un più profondo
sentire, e non guidarne rigidamente i passi.
Ognuno cerchi di cogliere attraverso l'utilizzo stesso dei simboli i profondi
valori d'amore e di rispetto che stanno alla base del metodo Reiki.
La sensibilità personale applicata alle tecniche proposte potrà
portare ognuno a sviluppare secondo i propri tempi e modi ciò che
per lui è più giusto, creativo ed efficace. Con gioia ognuno
può plasmare e sviluppare il proprio Reiki originale e unico.
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