Libri di Corrado Malanga
Le sconvolgenti conclusioni di un trentennio di seri studi scientifici
LIBRI DI
CORRADO MALANGA
TCT - LA COSCIENZA RITROVATA
ALIENI O DEMONI
GLI UFO NELLA MENTE
GENESI
IO E DIO
IL MONDO FELICE
KHNUM KHUFU - CHEOPE LA FINE DI UN MISTERO
CHEOPE LA FABBRICA DEGLI IMMORTALI
EVIDEON
LA GEOMETRIA SACRA IN EVIDEON
ARCHETIPI
Estratto da "Gli occhi della Coscienza"
di Corrado Malanga
Premessa. Molti anni fa, abbiamo cominciato il nostro studio sulla presenza aliena sul nostro pianeta. Dopo tutto questo tempo, ci sembra quasi impossibile poter dichiarare che, il problema dell’alieno e delle sue interferenze, sia stato risolto. A posteriori, scavando in questa problematica, ci siamo resi conto che, dietro agli alieni, esistevano altre responsabilità e, nello scavare sempre più a fondo, siamo arrivati alla vera radice del problema. La poca consapevolezza che l’essere umano ha di sé e di conseguenza, la grande capacità di essere fregato da chi ne sa di più.
L’alieno, in fondo, è come il politico, il furbo del quartierino, il cretino che crede di fregarti perché crede di essere più intelligente di te. Nella vita, abbiamo scoperto che esistono persone che, nel vivere, assumono differenti strategie di sopravvivenza. Ci sono i predatori, che sbranano le gazzelle, che scappano; ci sono i parassiti che usano il tuo lavoro per far credere, agli altri, che le scoperte importanti sono le loro e non le tue.
Ci sono i mentitori, che per sopravvivere, mentirebbero alla loro madre, ci sono gli emulatori che, di riflesso, vivono imitando un altro, ci sono i bugiardi, che credono di sopravvivere seguendo un percorso di minor impatto sociale, ci sono i ladri che usano il tuo lavoro perché ritengono che “mors tua” sia “vita mea”. Insomma di tutto di più. Io, nello studiare i fenomeni di interferenza aliena, mi sono, trovato ad affrontare, oltre agli alieni, anche tutti questi alienati, che peraltro non facevano altro che perseguire una strategia di sopravvivenza, scelta sulla base della loro esperienza personale. Scoprivo, così, che in genere, la gente, non è interessata a quello che sostieni ma è interessata a verificare se, quello che dici, gli può essere di qualche utilità. Se lo è, divieni, per loro, un eroe, ma se non lo è, divieni per loro, un acerrimo nemico. Certo se qualcuno pensa che Dio esiste e tu gli dici che se Dio esistesse sarebbe uno stronzo, la prima cosa che farà, sarà tentare di ostacolare in tutti i modi, le tue idee. Infatti costui non lotta per le idee ma lotta per se stesso e, di conseguenza, contro se stesso.
Se hai ragione, allora lui ha torto e, se lui ha torto, allora gli Dei non lo salveranno. Ognuno di noi, conosce perfettamente la realtà delle cose, anche se non se ne vuole rendere conto. A volte è più facile credere nelle favole che nella realtà. Sei ricco e dunque hai rubato. Non è che esiste una seconda ipotesi di lavoro. Sei ricco dunque hai rubato e se non hai rubato tu, ha rubato tuo padre, lasciandoti in eredita i soldi che lui aveva in precedenza rubato. Non si diventa ricchi infatti se non si ruba. Se poi, dentro di te, ti va di credere che non sia così, oppure se sai che è così e per alleviare questa ipotesi di pensiero, tu fai della beneficenza, solo perché credi di aver rubato ma credi anche che, se doni soldi in beneficenza, forse, la tua coscienza ti assolverà, tutto questo sono fatti tuoi.
A volte, le persone che fanno beneficenza, mi inquietano. Le trovo colpevoli di qualcosa. Anche perché la beneficenza che fanno sembra dimostrare che queste persone ritengono che i soldi siano un bene. Come dice Mario Monti, in questi tempi nelle sue dichiarazioni. Io ritengo che i soldi non siano un bene (forse voleva dire una risorsa? N.d.A.). Allora se tu credi che i soldi siano un bene, ecco che doni i soldi.
Ma ho visto donare anche affetto, ho visto donare comprensione, ho visto donare tempo, da coloro che credono che tempo, affetto e comprensione siano beni veri e non i soldi. I soldi sono la rappresentazione dell’avere e si confondono con l’essere: “Sono ricco perché ho i soldi”. Sbagliato. Si dovrebbe dire: “ho i soldi e credo di essere qualcosa che non sono”.
Avere i soldi è come avere la cultura. Mi ricordo che quando studiavo all’università, c’erano alcuni docenti che, durante il corso, dicevano delle cose, ma non tutte, così, all’esame, avevano ancora domande da fare che ti avrebbero potuto porre in difficoltà. Questo concetto di cultura è legato all’avere la nozione, non all’essere la cultura. Il docente deve dare tutto di sé in un modo in cui il dare non sia dare ma far comprendere al discepolo che, anche lui, sa le stesse cose che sai tu, solo che non le ha presenti.
La cultura non si ha ma si è. Credere di poter vendere la cultura, come si fa nel mondo, dai corsi universitari, ai seminari di New Age, vuol dire credere che la cultura sia un bene che tu hai ed altri no. Mi fanno ridere quelli che parlano di cultura e poi si fanno pagare migliaia di euro per insegnarla. La cultura non si insegna ma si rievoca nel discepolo, si tramanda, da coscienza a coscienza. Non so se ci avete fatto mai caso ma quelli che parlano della fine del mondo e che fanno corsi per spiegare come salvarsi la vita, durante l’avvento della fine del mondo, si fanno pagare migliaia di euro.
Eppure dicono che la fine del mondo, anche finanziario, è vicina. Allora cosa se ne fanno di tutti quei soldi che vi chiedono? Avete mai partecipato ad un corso della provincia o della regione in cui vi spiegano qualcosa che va dal cucito a come si accende un computer? In quei corsi intanto vi si fa pagare e poi vi si dice che, con quelle nozioni ricevute, potreste in linea di principio, essere competitivi sul mercato del lavoro. Intanto, la regione, prende i soldi, poi voi scoprirete che il corso non vi insegna nulla di importante.
Volete venire all’università? Intanto pagate una tassa di iscrizione, poi si vedrà. Si vedrà che finirai disoccupato come migliaia di altre persone, in primis, perché l’università non ti insegna niente di importante, poi perché non esiste mercato del lavoro. Dunque l’università ti fa credere che, con una laurea, avrai uno stipendio: il che non è. Ma soprattutto ti fa credere che, avere un pezzo di carta, serva per sopravvivere, mentre ti dovrebbe dire che, essere consapevoli ti garantirà di comprendere. Vivere nel mondo della finzione ha un prezzo. Alcuni comprendono ed altri no, ma non perché siano scemi, ma perché hanno a monte fatto la scelta di non comprendere. La politica dello struzzo ti permette di vivere inconsciamente ma alla fine devi pagare i conti. Perché io non pagherò mai i tuoi conti. Che sia ben chiaro!
Continua su: https://corradomalangaexperience.com/wp-content/uploads/Gli-occhi-della-coscienza.pdf
L'epocale scoperta di Corrado Malanga su Khnum Khufu, la piramide di Cheope
«Attraverso l’Armonizzazione Reiki tutti possono diventare operatori Reiki, occorre solamente disporre di un giorno libero e di un’autentica apertura mentale e di cuore. Reiki è un sentiero che ha un cuore. In questo sentiero, così come accade per tutte le cose che valgono davvero, troviamo persone che seguendo il loro cuore, entrano davvero in sintonia con il Reiki e in quanto veri maestri della luce trasmettono amore, consapevolezza, crescita. Ma troviamo anche spietati predatori, opportunisti in risonanza solo con l’Ego, la bramosia e la sete di potere; persone che si celano sotto false spoglie e che portano zone d’ombra, sabbie mobili e persino abissi senza fondo nei metodi di crescita personale. Compito primario di ogni persona che si accosti al Reiki è quello di sentire il Master che ha di fronte e di applicare contemporaneamente il buon senso e le proprie capacità cognitive nella valutazione dell’opportunità di sceglierlo come proprio insegnante.»
(Dario Canil, L'Anima del Rieki)
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