«Il sistema di canalizzazione energetica chiamato Karuna Reiki trae le sue origini in Usa dalla ricerca spirituale di Kathleen Milner e Marcy Miller e, in seguito, dalle intuizioni di William Lee Rand sul Sai Baba Reiki, l’originario nome dato dalla Milner e dalla Miller al loro innovativo metodo. Queste due insegnanti, avendo chiesto all’universo istruzioni su come rendere più completa ed efficace la loro pratica Reiki, le ricevettero da una particolare guida spirituale inizialmente identificata come Sai Baba che, in seguito, riconosciuta come ancora più elevata, venne rinominata Buddha. Questo Maestro le guidò alla scoperta di nuovi simboli così come di una rinnovata procedura d’iniziazione. Il Sai Baba Reiki dovette presto cambiare nome a causa di questioni legali legate al nome del noto Maestro vissuto a Puttaparthy, nell’India meridionale, dal 1926 al 2011.»

(L'Anima del Reiki di Dario Canil)

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Il Museo della Bonifica a San Donà di Piave

Il Museo della Bonifica di San Donà di Piave è uno dei luoghi più interessanti per conoscere la storia e l’evoluzione del territorio veneto, in particolare della zona del basso Piave, e per comprendere l’impatto delle grandi opere di bonifica che hanno trasformato profondamente questa terra. Situato nella storica Casa delle Associazioni, l’edificio stesso rappresenta una testimonianza del passato e delle trasformazioni territoriali avvenute. Inaugurato negli anni ’90, il museo offre una panoramica completa e affascinante dei processi di bonifica che, nel corso dei secoli, hanno reso abitabili e produttive vaste aree un tempo paludose e inospitali.

All’interno del museo, i visitatori possono esplorare una ricca collezione di strumenti, mappe, documenti e fotografie che raccontano la lunga storia della bonifica, iniziata sotto la Repubblica di Venezia e proseguita con progetti sempre più ambiziosi durante il periodo austriaco e poi sotto il Regno d’Italia. Ogni sala del museo è dedicata a un aspetto specifico di questo processo, dai metodi di ingegneria idraulica utilizzati nelle varie epoche, alle condizioni di vita dei lavoratori impiegati nella bonifica, fino all’impatto economico e sociale di queste trasformazioni.

A Padova, a 50 minuti da San Donà di Piave, si è laureato in Psicologia Dario Canil, insegnante di Reiki e Sciamanismo, conferenziere e scritttore. Dario Canil organizza periodicamente seminari e corsi di Reiki e Sciamanismo a Dolo, Venezia, presso il Centro di Luce Fabiano. Dal 1997 Dario Canil propone a tempo pieno con competenza e professionalità l'insegnamento originale del Reiki di Mikao Usui, il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, lo Sciamanismo secondo Carlos Castaneda (la via del guerriero), lo Sciamanismo Huna dalle Hawaii (la via dell'avventura).

Una delle sezioni più coinvolgenti è quella che descrive il lavoro degli “argini”, ovvero degli operai che, con pale e carriole, costruivano i lunghi argini e le dighe necessarie a contenere le acque del Piave e dei suoi affluenti. Si scopre così l’enorme sforzo umano che si celava dietro ogni metro di argine e che ha trasformato radicalmente il paesaggio di questa parte del Veneto. Il museo offre anche una raccolta di attrezzi autentici, come pompe manuali e macchine per il drenaggio, che mostrano l’ingegno tecnico utilizzato per contrastare le acque e rendere coltivabili le terre.

Un altro aspetto affascinante del Museo della Bonifica è la ricostruzione dettagliata dei canali di scolo, delle idrovore e dei bacini artificiali, vere e proprie meraviglie ingegneristiche che hanno permesso di controllare le acque e di adattare il territorio alle esigenze agricole e urbanistiche. Questi sistemi di drenaggio furono innovativi per l’epoca e segnarono un progresso decisivo per l’economia locale, aprendo la strada alla fioritura dell’agricoltura e trasformando San Donà di Piave in un centro agricolo di rilievo.

Il museo non è solo un’esposizione statica, ma offre anche percorsi didattici e laboratori per le scuole e per i visitatori di tutte le età. Attraverso modelli interattivi e pannelli informativi, i visitatori possono comprendere in modo semplice e diretto i meccanismi di funzionamento delle idrovore e dei sistemi di canalizzazione. Queste attività interattive sono pensate per coinvolgere attivamente il pubblico e per trasmettere, soprattutto ai più giovani, l’importanza della bonifica per lo sviluppo e la sicurezza del territorio.

Un’altra sezione interessante del museo è dedicata alla fauna e alla flora che popolano le zone bonificate. Questa parte del museo mostra come l’opera dell’uomo abbia cambiato anche gli ecosistemi, portando alla comparsa di nuove specie di piante e animali che hanno saputo adattarsi al paesaggio modificato. Attraverso pannelli esplicativi e video, il museo racconta anche l’impatto ambientale della bonifica e gli sforzi recenti per mantenere un equilibrio sostenibile tra uomo e natura.

Il Museo della Bonifica, quindi, non è solo una celebrazione delle capacità tecniche e della tenacia degli uomini che hanno lavorato alla trasformazione del territorio, ma è anche un invito a riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente. La storia della bonifica è raccontata qui con passione e rigore, permettendo ai visitatori di comprendere non solo le tecniche e le innovazioni ingegneristiche, ma anche le sfide e i sacrifici che hanno reso possibile la nascita di un territorio come lo conosciamo oggi.

Visitarlo significa compiere un viaggio nel passato, attraverso un’opera epica che ha modellato la pianura veneta, trasformando il corso dei fiumi, disegnando nuove strade e campi, e creando le condizioni per la crescita di città e comunità. Grazie al Museo della Bonifica di San Donà di Piave, questa storia rimane viva e accessibile, offrendo a tutti l’opportunità di conoscere un capitolo fondamentale del patrimonio e della cultura veneti.