Carlos Castaneda
Viaggio a Ixtlan
Cancellare la storia personale, essere inaccessibile, fermare il mondo
Carlos Castaneda, Viaggio a Ixtlan
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VIAGGIO A IXTLAN
Viaggio a Ixtlan è il terzo libro in cui Carlos Castaneda racconta il suo apprendistato ai misteri dello Sciamanismo Tolteco, grazie agli insegnamenti di don Juan Matus. Nei due testi precedenti, Gli Insegnamenti di don Juan e Una realtà Separata, l'assunto principale era la convinzione secondo la quale i momenti chiave per apprendere lo sciamanismo erano gli stati di realtà non ordinaria raggiunti grazie all'azione di piante psicotrope. Quella convinzione era sbagliata.
Per uno sciamano il mondo della vita quotidiana non è reale, o presente fuori di noi, come noi crediamo. Per uno sciamano la realtà, o il mondo che tutti conosciamo, è solo una descrizione. La realtà della nostra vita quotidiana consiste in un flusso di interpretazioni percettive che noi, individui che condividiamo una specifica partecipazione, abbiamo imparato a mettere in comune.
Questo libro tratta di svariati temi tra cui cancellare la storia personale, essere inaccessibile, assumersi le proprie responsabilità, lo stato d'animo di un guerriero, il non-fare e riprende l'importante tema del vedere, in contrapposizione al semplice atto di guardare.
Fermare il mondo era, per don Juan, il primo passo per imparare a vedere, interrompendo così il dialogo interiore e con esso, il flusso di immagini che costituisce la nostra ordinaria interpretazione del mondo.
La condizione che don Juan riteneva necessaria per fermare il mondo era il fatto che si deve essere convinti; in altre parole si deve imparare la nuova descrizione in un senso totale, allo scopo di contrapporla a quella vecchia e, in questo modo, spezzare la certezza dogmatica, che tutti abbiamo, secondo la quale la validità delle nostre percezioni, o la nostra realtà quotidiana, non si devono mettere in discussione.
Il sito dedicato a Carlos Castaneda: www.carloscastaneda.it