TRATTAMENTO REIKI COMPLETO
DI PRIMO LIVELLO

 

 

«Attraverso l’esperienza dell’armonizzazione, la quale ci dona gioia, serenità, e la consapevolezza di un sentire nuovo, il Reiki fluisce liberamente in noi. Si ha la netta sensazione di poter disporre di una quantità illimitata di energia, e di poterla dare liberamente a chiunque ne abbia bisogno; e questo con la certezza che più energia diamo più ne scorre in noi per caricarci e armonizzarci. L’energia che noi veicoliamo – di cui siamo umili tramiti – viene definita da taluni "intelligente" per il semplice motivo che scorre secondo le esigenze del fruitore e agisce proprio là dove ce n’è bisogno.»

(Dario Canil, L'Anima del Reiki)

 

 

 

TRATTAMENTO REIKI COMPLETO DI PRIMO LIVELLO

 

 

Il contesto

 

«Nel trattamento Reiki agli altri il contesto è la prima cosa da tenere presente. Se ti trovi coinvolto in una situazione d’emergenza, qualunque luogo diventa idoneo per il trattamento e usi il tempo che hai, poco o tanto che sia.

Per trattamenti non d’emergenza è utile disporre di una stanza adatta (ordinata, priva di rumori disturbanti, dotata di illuminazione soffusa, che offra comodità sia per il ricevente che per l’operatore. Poter disporre di un comodo lettino terapeutico è ideale, ma anche un tavolo allungabile o un asse di legno sorretto da tre cavalletti possono eventualmente costituire efficaci alternative.

Abbi cura di avere a portata di mano anche un plaid o una coperta da usare in caso di bisogno. Spesso chi viene trattato subisce un calo della temperatura corporea in virtù del rilassamento, mentre l’operatore tende a sentire più calore in quanto impegnato a veicolare energia vitale.

 

 

Abbigliamento del ricevente

 

La persona che viene trattata non ha bisogno di svestirsi data la forte capacità penetrante dell’Energia Reiki. È comunque buona cosa che il vestiario sia costituito il più possibile di fibre naturali (cotone, lana, lino, seta).

Sia l’operatore sia colui che riceve si tolgono le scarpe, l’orologio, così come occhiali, anelli e braccialetti. Inoltre, prima di trattare, l’operatore si lava le mani. Se sei un fumatore meglio lavarle più e più volte.

 

 

Atmosfera

 

Una musica soffusa e un buon incenso possono servire a purificare energeticamente l’ambiente e a creare un’atmosfera di rilassamento e di armonia. La stanza in cui operi dovrebbe anche essere pulita e in ordine.

 

 

 

Radicamento

 

Come operatore energetico sai che nel trattare altre persone corri il rischio di assorbirne eventuali disarmonie. Come operatore Reiki attento e accorto puoi renderti immune a tale pericolo. Per prevenire qualsivoglia indesiderato assorbimento esegui ogni trattamento senza materie isolanti (come la gomma) sotto i tuoi piedi. Puoi agire scalzo, o con dei calzini, o con delle scarpette di cotone o altro che ti permettano di mantenere una buona "messa a terra" e quindi di scaricare qualunque influsso disarmonico attraverso i canali Reiki dei piedi.

Anche durante l’iniziazione ai livelli Reiki viene data grande importanza ai piedi, proprio al fine di realizzare un buon radicamento.

 

 

Invocazione della protezione

 

Come ulteriore prevenzione, quando il ricevente è sdraiato ad occhi chiusi, prima di iniziare il trattamento, chiedi mentalmente protezione all’universo in un modo simile al seguente: "Chiedo all’universo di essere protetto e schermato durante questo trattamento contro qualsiasi influsso disarmonico o negativo!"; mentre fai questo tieni la mano non dominante protesa verso l’alto (ad antenna) con il palmo in su, e la mano dominante appoggiata sul cuore.

 

 

Durata

 

Al di fuori dei casi di emergenza, quando cioè un trattamento viene programmato, è bene che duri circa un’ora. Una serie (4-5) di trattamenti porta naturalmente a risultati più evidenti, profondi e duraturi negli effetti benefici. A seconda della gravità del caso, da malattie gravi alla semplice esigenza di distensione e rilassamento, puoi proporre la cadenza degli incontri secondo opportunità.

 

 

Procedura

 

Esegui ora per alcuni istanti (ad es. per tre respiri) la centratura al cuore e poi comincia il trattamento secondo il tuo sentire. Imponi le mani delicatamente, e stai in ascolto delle percezioni sotto i palmi. Trattienile nella stessa posizione finché non senti di spostarle, naturalmente una alla volta, per non interrompere il contatto energetico e, di conseguenza, compromettere il rilassamento di colui che accoglie l’energia.

Hai a disposizione un corpo intero in cui posizionarti su chakra, organi, articolazioni, muscoli, denti, ecc. secondo il tuo fluido sentire del momento. Organi genitali del ricevente non vanno mai trattati a contatto, ma a livello eterico, tenendo la mano a circa 5-10 cm. di distanza dagli stessi mentre l'altra mano sta in contatto col corpo del ricevente da qualche altra parte.

Come operatore Reiki di Primo Livello sei "in mano di mani" (e non della mente!) e sei invitato ad usare entrambe le mani a contatto col ricevente al fine di creare un circuito energetico. Per un'ora circa procedi col trattamento.

 

 

 

Sensazioni - L’ascolto dell’operatore Reiki

 

Solitamente chi tratta sente caldo, mentre chi riceve, rilassandosi, può percepire più freddo. Tuttavia, quando tratti, non sempre le tue mani diventano "calde": qualunque sia la tua percezione stai trasmettendo ugualmente l’Energia. L’emanazione di energia equilibrata ed equilibrante del Reiki (un’energia non-polare) ti consente di aumentare la tua sensibilità all’energia degli altri e di farti guidare da questa sensibilità durante il trattamento. Emanando energia armonica durante un trattamento, quando incontri una disarmonia, puoi percepire una sorta di "attrito" tra le forze in gioco. Questo attrito è ciò che vivi nelle mani come particolare e fastidiosa sensazione, ovvero: formicolio, punzecchiamento, bruciore, dolore più o meno forte, prurito e così via.

Può anche capitare che cogli per qualche istante delle sensazioni dolorose localizzate nel tuo corpo in perfetta corrispondenza con i sintomi nel corpo del ricevente. Questo stato non deve però durare più di qualche minuto, perché altrimenti è segno che non stai scaricando a terra adeguatamente le sue disarmonie; se si verificasse questa contingenza potrebbe talvolta risultare opportuno interrompere momentaneamente il trattamento andandoti a sciacquare le mani sotto l’acqua corrente per circa un minuto.

Usui era solito sostenere l’opportunità di trattenere le mani dove vengono percepite le disarmonie, fino al momento in cui tale sentire in qualche misura si modifica in direzione di un maggiore equilibrio. Può darsi anche che tu percepisca degli affetti o delle emozioni del ricevente; questi casi di empatia sono del tutto normali per chi lavora con l’energia attraverso il cuore.

 

 

Accarezzamento del campo eterico intorno al ricevente

 

Al termine di ogni trattamento esegui per tre volte l’accarezzamento del corpo eterico del ricevente facendo scorrere piano le mani in parallelo, dalla testa ai piedi ad una distanza di 4-6 cm dal suo corpo. Recupera ad ogni passaggio le tue mani lateralmente per non effettuare l’accarezzamento in senso inverso. Strofina quindi le mani tra di loro per interrompere il contatto energetico e poi lavale con l’acqua corrente.

 

 

Alcune possibili posizioni delle mani

 

 

 

Nelle pagine seguenti troverai
alcune tra le infinite posizioni possibili:

 

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 1

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 2

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 3

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 4

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 5

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 6

Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 7

 

 

 

Atteggiamento di presenza dell'operatore Reiki

 

Mentre esegui il trattamento Reiki pur non facendo qualcosa di specifico (in quanto è l’energia che fa e tu ne sei un tramite), è opportuno che tu stia in uno stato di rispettosa e amorevole presenza. E, naturalmente, di ascolto. È normale distrarsi ogni tanto; quando te ne accorgi torna immediatamente in uno stato di presenza, in quanto è proprio in quello stato che l’energia scorre con grande potenza. Nella presenza assumi un atteggiamento di disponibilità autentica e amorevole.

 

Suggerimenti sulle possibili posizioni delle mani Le posizioni riportate nelle pagine seguenti sono solamente alcune tra le tantissime possibili. Siamo costantemente invitati a sentire e sperimentare attraverso la nostra creatività quali sono, di volta in volta, quelle più adatte ad ogni specifica situazione. In questi ultimi anni, prima della scoperta della vera storia di Mikao Usui, si praticava Reiki in modo spesso "dogmatico", con precise regole e altrettanto rigidi schemi fissi.

Per esempio il trattamento Reiki cosiddetto "completo" veniva strutturato in una sequenza di 21 posizioni fisse da mantenere ciascuna per tre minuti. Su questa strana e davvero occidentale regola sono poi proliferati molte musiche da rilassamento capaci di scandire il ritmo di un trattamento Reiki al suono di cimbali tibetani ogni tre minuti… forse affinché l’operatore Reiki fosse libero di non ascoltare il proprio ritmo e le proprie sensazioni, libero di comportarsi come un perfetto automa. Per quanto io mi sforzi, non riesco proprio a immaginare il buon Mikao Usui in un contesto così rigido.

In qualunque posizione si trovino le tue mani - non seguendo la "testa", ma l'istinto del "sentire" - il compito che ti aspetta, oltre a essere presente a te stesso e alla situazione, è quello di stare in amorevole e quieto ascolto di quanto accade a livello energetico.»

(Dario Canil, L'Anima del Reiki)