REIKI INFO presenta interessanti articoli del prof Corrado Malanga:
archetipi IIdi CORRADO MALANGA
archetipi ii«Nel precedente lavoro ho parlato degli archetipi, ne ho fornito le definizioni ed ho descritto cosa i suddetti archetipi siano, come funzionino e perché siano legati ad alcuni numeri e simboli appartenenti alla teosofia, all’esoterismo ed anche alla stessa matematica pura. Per ampliare e completare i concetti espressi in quella sede bisogna, tuttavia, ancora far luce sui meccanismi che li regolano, dopo essere giunti alla conclusione che gli archetipi altro non sarebbero se non operatori matematici di un linguaggio perfetto capace di descrivere l’Universo. Lasciamo da parte l’esoterismo, da cui la scienza moderna, attraverso la magia, deriva, ed abbandoniamoci alla geometria pura, ricavando da essa le informazioni che servono per identificare gli archetipi. Le sorprese non mancheranno. La geometria è utile in quanto, essendo noi capaci di comunicare in modo più preciso tramite immagini simboliche piuttosto che per mezzo di fonemi, cercheremo di rappresentare il nostro Universo attraverso ricostruzioni tridimensionali degli operatori geometrici che servono per affrontare il viaggio verso l’origine degli archetipi stessi.
archetipi e numeriHo già precedentemente detto che in questo Universo, caratterizzato da tre assi virtuali(Spazio, Tempo ed Energia) e da un asse reale (quello della Coscienza), il numero di archetipi esistenti vale al massimo ventidue (ventuno più uno).Questo numero deriva dal fatto che gli operatori geometrici che operano nel dominio spazio-temporale-energetico sono quattro, di cui tre, se considerati in modo espanso, possono essere caratterizzati da un antioperatore caratterizzabile, per convenzione, con il segno “meno”. Un quarto operatore potrebbe essere definito “assoluto” e permette la trasformazione dei luoghi di punti del nostro Universo solo in un senso. Così i tre operatori più uno diventano sei più uno, cioè sette. Calcolando che le tre dimensioni principali (Spazio, Tempo ed Energia) possiedono tre dimensioni secondarie, i sette operatori, moltiplicati per tre, diventano 21 archetipi. Il ventiduesimo è la somma di tutti gli altri 21 archetipi e rappresenta l’immobilità, cioè l’esecuzione di tutti i movimenti e gli antimovimenti possibili, in modo da far rimanere tutto immobile. Per semplificare le cose avevo detto che bastava considerare dodici archetipi, cioè i quattro operatori fondamentali considerati operanti su tre assi (4 X 3 = 12). Volendo semplificare ulteriormente le cose ed andare al nocciolo della questione, si sarebbe potuto anche dire che gli archetipi fondamentali sono solamente sette, contando gli operatori base e gli antioperatori, quando essi esistono. Con una visione ancor più generale, si può infine affermare che gli operatori, prescindendo dal segno (+ o -) e dal dominio di operatività (Spazio, Tempo od Energia), sono solamente quattro: • Traslazione • Rotazione • Ridimensionamento • Riflessione Infatti questi quattro operatori sono gli unici ad avere un senso “puro”, non deducibile da altri operatori, e da essi tutti gli altri derivano: non esistono altri operatori geometrici possibili nel nostro Universo...» «....»
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Sezione "INTERFERENZA ALIENA": Reiki Info presenta gli interessanti articoli del prof. Corrado Malanga: Archetipi II