Come si utilizzano i Simboli del
Secondo Livello Reiki
Il corretto utilizzo dei Simboli Reiki del Secondo Livello
«Ogni operatore Reiki, quando ha frequentato il seminario di Primo Livello, ha con molta probabilità ascoltato il classico racconto che dipinge il dr. Usui come un docente cristiano della Doshisha University. Questo accade con una certa frequenza ancora oggi, nonostante le scoperte di uno dei miei insegnanti (Frank Arjava Petter) e malgrado l’abbattimento di ogni distanza comunicativa attraverso internet. Risalgono al 1991 le prime ricerche di un altro dei miei insegnanti, William Lee Rand, mirate a trovare tracce della presenza di Usui negli archivi dell’Università giapponese Doshisha. Ma nessun documento attesta la presenza di un certo Mikao Usui né come sacerdote, né come monaco, né come studente. Anche all’Università di Chicago egli è totalmente sconosciuto.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
COME SI USANO
I SIMBOLI REIKI
DEL SECONDO LIVELLO
«Dopo che come operatore Reiki di Secondo Livello ti sei allenato a memorizzarne la sequenza dei tratti e, con carta e pennarello, a tracciarli in modo armonico e soddisfacente, puoi utilizzare i simboli Reiki in diversi modi:
Disegnandoli in aria con la mano dominante
• disegnandoli in aria con la tua mano dominante (mentre l’altra mano viene appoggiata sul piano del cuore - 4° chakra). Il disegno di ogni simbolo viene eseguito – avendo cura di non sovrapporre i vari tratti grafici – della grandezza di circa 40- 60 cm utilizzando le punte delle dita con i tendini della mano tesi. Per un disegno più grande puoi usare il palmo. Questa modalità viene consigliata al principiante nei suoi primissimi utilizzi del Secondo Livello, ma poi viene riservata perlopiù alla purificazione, protezione ed energetizzazione degli ambienti o per «caricare» qualche oggetto specifico.
Disegnandoli mentalmente tratto dopo tratto
• disegnandoli mentalmente tratto dopo tratto. Viene usata la capacità immaginativa e stimolato l’uso della sensibilità psichica (6° chakra o terzo occhio). Il disegno di ogni simbolo viene eseguito un pezzo alla volta sullo «schermo interiore» degli occhi chiusi come se ci fosse un pennarello alla radice del naso. Questa modalità è la pratica più usuale, quella che dopo lungo utilizzo può portare alla visualizzazione diretta.
Visualizzandoli interi istantaneamente
• visualizzandoli quasi istantaneamente nella loro interezza. La visualizzazione diretta è un talento della nostra sensibilità psichica che non si esprime in modo uguale per tutti, ma può essere sviluppato tramite allenamento. Può essere utile a questo scopo fissare spesso con gli occhi per un paio di minuti il disegno su carta di ogni simbolo e poi, ad occhi chiusi, trattenerne l’immagine il più a lungo possibile oppure ad occhi aperti proiettarne l’immagine su una superficie omogenea.
Intendendoli (evocandone l'energia)
• intendendoli. Attraverso la continua pratica l’intento può fissarsi sulla diversa vibrazione dei simboli che in questo modo si possono intendere energeticamente. È come se ogni simbolo avesse un proprio sapore, un timbro energetico a cui diveniamo familiari e che sappiamo riconoscere e rievocare. Questa modalità si realizza attraverso una lunga pratica dell’intento sui simboli. L’intento è molto di più della mera volontà: l’intento è quel fattore che ti dice che ce la puoi ancora fare quando la mente ti sta dicendo che sei già sconfitto. Ognuna delle 4 modalità di utilizzo è di per sé efficace.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
Indice Sezione Reiki Pratico di Secondo Livello