Reiki e cibo: trattare gli alimenti
Il trattamento Reiki del cibo, degli alimenti. Alimentazione curata con saggezza ed energia
«Il Primo Livello Reiki mette in gioco un intenzionale atteggiamento di non-fare, in quanto è l’energia stessa che agisce in modo adatto proprio dove serve e l’operatore Reiki si limita ad appoggiare le sue mani. Il Secondo Livello mette in gioco un atteggiamento diverso in quanto implica la presenza di una direzione, di un impiego intenzionale della volontà e della propria responsabilità: in sostanza di un fare. Come se fosse una suprema sintesi di una tesi e di una antitesi – che comunque non sono tra loro in opposizione –, il Terzo Livello apre la porta alla dimensione di un superiore e più consapevole non-fare, un lasciarsi andare, un equilibrio dinamico di rilassamento e concentrazione, un fondersi con l’energia stessa.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
REIKI E CIBO: TRATTARE GLI ALIMENTI
La benedizione del cibo con il Reiki
«Anche l'acqua che beviamo (vedi la Sezione Reiki e Acqua) e il cibo che mangiamo possono essere "energetizzati" con il Reiki, ovvero purificati e caricati della benefica Energia Universale.
GRATITUDINE
Per quanto riguarda il cibo il trattamento Reiki si configura come una benedizione, una spiritualizzazione della materia che ingeriamo.
Mangiare è quell'atto sacro che ci mantiene quotidianamente in vita e che purtroppo molti sul pianeta terra non possono celebrare come noi. Consideriamo dunque il mangiare per quello che è, conferendogli l'opportuna attenzione e adottando un atteggiamento di sacralità e rispetto per il cibo che ingeriamo.
Tutto ciò che noi ingeriamo come cibo era vivo e dà la sua vita per mantenere vivi noi; davvero un grande dono di cui essere consapevoli e di cui essere grati! Ringraziare in cuor nostro gli animali e i vegetali che ci stanno permettendo di nutrirci è una cosa davvero importante. Mette le cose in una prospettiva di maggior rispetto e presenza.
ATTENZIONE
Particolare attenzione e consapevolezza va dedicata anche alla scelta dei vari alimenti in termini di qualità: siamo in una società industriale che privilegia di gran lunga il profitto alla ricerca della qualità e questo dovrebbe farci stare sempre in guardia.
Privilegiamo i prodotti di stagione anziché quelli che provengono da serra ed uso eccessivo della chimica, cerchiamo di leggere le etichette, limitando tutto ciò che ha troppi coloranti, conservanti e dolcificanti artificiali.
Quando possibile cerchiamo prodotti di coltivazione biologica certificata o provenienti dall'agricoltura biodinamica. Certo questi cibi non sono immuni dalle contaminazioni delle scie chimiche oggi presenti sui cieli della maggior parte del territorio, ma è our sempre un buon passo rispetto all'acquisto di prodotti trattati con la chimica in modo scellerato. Probabilmente queste attenzioni richiedono tempo e denaro maggiore rispetto al buttare nel carrello di un supermercato prodotti a caso, ma in termini di salute ne veniamo certamente ripagati.
BUON SENSO
Favorire nelle nostre tavole un'alimentazione equilibrata e bilanciata nell'assunzione di carboidrati, proteine, grassi, fibre e acqua limitando l'uso dello zucchero, del sale, della carne di maiale o di eccessivi insaccati sembra un'altra misura in grado di favorire la nostra salute.
La carne, il cui bisogno dipende secondo alcuni studi anche dal gruppo sanguigno di appartenenza, non dovrebbe essere tuttavia consumata tutti i giorni a pranzo e cena, ma piuttosto più opportunamente 3-4 volte alla settimana, preferendo magari quando possibile alla carne rossa quella bianca, il pesce e i legumi.
Noi siamo ciò che mangiamo. Oltre a non intossicarci e inquinarci energeticamente mangiando animali in eccesso, è cosa buona mangiare in abbondanza frutta e verdura di stagione, dare spazio al riso, non eccedere con la pasta, alternando magari quella di farina di grano con quelle a base di farine di Farro, di Kamut, di Mais e nelle versioni integrali.
La pratica dell'Trattamento Reiki al Cibo, agli Alimenti
VIBRAZIONI E ATTEGGIAMENTO - Quando sei tu stesso a cucinare, e lo fai con amore, i cibi vengono già intrisi di vibrazioni positive. Basti pensare come gli stessi ingredienti, cucinati secondo le medesime ricette, ma da persone diverse sono capaci di dare risultati ben differenti.
Se lo desideri puoi comunque trattare il cibo con il Reiki per un paio di minuti prima di consumarlo imponendovi le mani a 5-10 cm. di distanza.
Se invece vai da parenti, amici, al ristorante o in pizzeria le cose cambiano: il cuoco potrebbe trasmettere il suo eventuale "cattivo umore" (la sua vibrazione del momento) ai cibi che sta cucinando e tu, mangiandoli, ne subiresti le conseguenze negative. Mettendo le mani ai lati del piatto (pratica che non dà nell'occhio) per ca. 1 minuto, trasformi le vibrazioni disarmoniche neutralizzandole e benedicendo letteralmente il cibo. Puoi così assorbirne i nutrienti e digerirlo in modo migliore. L'energia Reiki migliora vibrazionalmente la qualità e il valore nutrizionale di tutti gli alimenti e le bevande.
Una volta mangiato di gusto, magari senza immagini violente alla TV, o tensioni a tavola (ricordiamoci che mangiare è un momento sacro!) anche appoggiare le mani sullo stomaco e sull’intestino ti facilita il processo digestivo e apporta sensibile benessere.
BUON APPETITO!»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
Indice Sezione Reiki Pratico di Primo Livello