Il Reiki non sostituisce
la medicina ufficiale
L'importanza del rispetto reciproco tra medicina convenzionale e alternativa
«AVVERTENZE LEGALI: Reiki non è un sostituto della medicina. Per evitare il rischio di lesioni, consultate il vostro medico prima di iniziare questo programma di esercizi fisico-energetici. Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in stato di gravidanza. Le istruzioni contenute in questa sezione didattica - esposte allo scopo di diffondere la conoscenza della metodologia Reiki - non vogliono in alcun modo sostituirsi a qualunque consulenza medica. L'autore e possessore dei diritti d'autore non ha alcuna responsabilità per ciò che riguarda tutte le metodiche descritte.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
IL REIKI NON SOSTITUISCE LA MEDICINA UFFICIALE
Rispetto e buon senso
«Nella pratica del Reiki è sempre cosa buona favorire e mantenere il reciproco rispetto tra la medicina convenzionale e la medicina alternativa così come del buon senso.
Essendo il Reiki una metodologia di trattamento naturale, esso non può, e non intende in alcun modo, sostituire l’importante funzione diagnostica e terapeutica della medicina, della psicologia e della psichiatria.
Il Metodo Reiki è uno straordinario strumento di riequilibrio energetico che talvolta si può configurare come cura alternativa e che rientra in una concezione olistica (totale) dell’uomo.
Il Reiki da questto punto di vista è dunque un valido strumento capace di affiancare efficacemente, rinforzandola, qualsiasi cura o terapia ufficiale. Chi inizia un ciclo di trattamenti Reiki viene invitato a continuare a seguire alla lettera tutte le indicazioni e prescrizioni che gli derivano dal proprio medico curante. Spetta solamente a quest’ultimo determinare una diagnosi, decidere la cura ufficiale, prescrivere dei farmaci o stabilirne l’interruzione d’assunzione.
Quando ritenuto utile, come Operatore Reiki non mancherai di segnalare al fruitore del trattamento l’opportunità di approfondire alcune eventuali problematiche attraverso visite mediche specialistiche, naturalmente con molta discrezione e senza creare inutili paure.
Per esempio, se senti che toccando il fegato della persona che tratti, la tua mano formicola o sente forte dolore, non allarmi inutilmente la persona dicendole che il suo fegato sta male; se proprio senti che è il caso, la inviti delicatamente e in modo generico a fare degli accertamenti.
Un clima di serena collaborazione – scevra di qualsivoglia competizione, e nel pieno rispetto delle reciproche competenze - tra medicina ufficiale e medicina alternativa, o naturale, non può che costituire in generale un concreto vantaggio proprio per la persona che di tali servizi fruisce. Anche se Reiki è noto in tutto il mondo come metodo naturale di guarigione, ricorda che in Italia solo la categoria medica può utilizzare termini come "terapia", "processo terapeutico", "guarigione".
Dario Canil e la Scuola Free Reiki® di Padova/Venezia, così come il Centro di Luce Fabiano e il sito REIKI INFO ricordano che una corretta modalità di trattamento Reiki NON prevede diagnosi mediche o psicologiche, NON prevede la somministrazione di farmaci, creme, unguenti o qualunque altro medicamento, NON prevede che la persona sottoposta a trattamento venga spogliata o costretta ad alcunché.
Chi riceve una seduta di Reiki viene informato che il metodo Reiki consiste in una delicata imposizione delle mani o in un trattamento eseguito a distanza che non si configura mai come massaggio né prevede il contatto con parti intime. Reiki è una via di libertà e di individuazione all’insegna della sobrietà e del rispetto di ogni essere umano.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
Indice Sezione Reiki Pratico di Primo Livello