Reiki e Chakra
Le porte/vortici di energia
«Il Primo Livello Reiki è chiamato anche livello manuale, poiché dà la possibilità ad ogni essere umano di trasmettere l’energia cosmica attraverso l’imposizione delle mani. Con il Primo Livello, nell’arco di una giornata, si apprendono le nozioni fondamentali del Reiki e dei suoi principi, le posizioni di base dell’auto-trattamento, dei trattamenti agli altri (persone, animali o cose), viene fornita (quando si tratta di un corso serio) una cornice teorica che aiuta a comprendere razionalmente ciò che accadrà a livello energetico e si fa l’esperienza delle 4 armonizzazioni.»
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
REIKI E CHAKRA
CHAKRA: LE PORTE/VORTICI DELL'ENERGIA
Chakra è un termine sanscrito che significa vortice o ruota. Con questa parola si è soliti indicare i vortici di energia presenti negli esseri viventi e che consentono ad essi di essere vivi. Si tratta di ruote di luce (dischi sacri) che assorbono l'Energia Universale, la metabolizzano, la smistano all'interno del corpo fisico e collegano quest'ultimo alle varie componenti dei corpi energetici (aura) che lo circondano.
Per quanto riguarda l'essere umano si è soliti distinguere sette corpi energetici principali o aure, o emanazioni. I Chakra sono sistemi energetici che collegano queste emanazioni tra di loro e con la realtà esterna. La vitalità e la salute stessa del corpo fisico, così come l'evoluzione personale sono in connessione con il grado di armonia e di funzionalità dei chakra. Tutti i chakra sono sempre aperti, ma sono più o meno disarmonici. I chakra sono decine, forse addirittura centinaia, e sono situati all'interno di una fitta rete nella quale i percorsi di connessione e di trasporto dell'energia sono chiamati "meridiani".
Per quanto concerne la pratica del Reiki può essere utile durante un trattamento focalizzarsi principalmente sui sette chakra principali, i quali formano un canale energetico che, seguendo la colonna vertebrale, va dal coccige (area ano-genitale) alla sommità del capo. Ogni altro punto del corpo umano, che sia espressione di chakra rilevanti o no, è comunque degno di essere considerato con la massima attenzione e di essere trattato quando il sentire "guida" le mani dell'operatore su esso.
Siamo in mano di mani. Più energia passa liberamente attraverso i chakra (le preziose porte energetiche), più noi esprimiamo salute ed equilibrio. In condizioni di equilibrio ottimale, l'energia scorre ininterrottamente attraverso i vortici di luce. Al contrario, spesso in uno o più chakra si possono manifestare disarmonie quali carenze, sovraccarichi d'energia o addirittura veri e propri blocchi energetici. A tali disarmonie corrispondono proporzionali disagi (o malattie) a livello fisico, mentale o emotivo.
La sensibilizzazione cosciente all'energia, stimolata dall'armonizzazione Reiki (e dalla pratica continuativa con i trattamenti), può portare ognuno a sentire i chakra e a dare al proprio sentire un'adeguata chiave interpretativa, una sorta di codice di riferimento. La sensibilità affinata e l'energia equilibrante del Reiki potranno così permettere all'operatore Reiki di intervenire efficacemente sui chakra, o sugli organi ad essi connessi, al fine di regolarizzare l'energia dove è in eccesso, potenziarla dove è insufficiente e sbloccarla dove ha difficoltà a fluire.
Dei sette chakra principali due sono "singoli" (1° e 7°), mentre gli altri cinque presentano un aspetto anteriore e uno posteriore; la parte frontale dei chakra è in relazione con l'aspetto emotivo della persona, mentre la parte dorsale con quello legato alla volontà.
I SETTE CHAKRA PRINCIPALI
7° CHAKRA - SAHASRARA:
corrisponde alla "fontanella", alla sommità del capo; è chiamato anche chakra corona e connette l'umano allo Spirito, alla Totalità. Un ampio grado di apertura di questo chakra (e la consapevolezza che ne deriva) conducono alla completezza dell'Essere, al sentire l'Unità di tutte le cose del Creato (Io so, Io sono nell'Uno, nel Tutto).
Noi siamo esseri multidimensionali: ben lungi dal limitarci ad esistere solo sul piano fisico, ci estendiamo energeticamente attraverso tutti i regni dell'essere, dalla materia grossolana fino alle massime realtà della Luce (Teosi).
6° CHAKRA - AJNA:
il "terzo occhio", così chiamato perché situato tra gli occhi fisici, sulla fronte, o "sensibilità psichica" è la sede della comprensione totale di ciò che si percepisce. È il luogo della sensibilità intuitiva, dell'accesso alla conoscenza e del riconoscimento del vero Essere; è l'organo che permette di vedere dentro e oltre la realtà fisica, anche ad occhi chiusi. Per valorizzarne appieno le potenzialità è fondamentale che anche il 2° chakra (le emozioni collegate alla mente) e il 4° chakra (l'autenticità del sentire) e, per estensione tutti i chakra, siano armonici. (Io percepisco).
5° CHAKRA - VISHUDDHA:
il chakra della gola sovrintende alla comunicazione, all'espressione della propria personalità all'interno di un contesto sociale e culturale. Tirar fuori, manifestare, condividere, comunicare ciò che fa parte del proprio mondo interiore: contenuti, sentimenti, emozioni, talenti, etc. (Io esprimo).
4° CHAKRA - ANAHATA:
localizzato al centro del torace nei pressi del cuore fisico è il ponte, il cuore spirituale. È la sede dell'amore totale e incondizionato; esso trasforma le energie dei primi tre chakra in disponibilità ad essere. Il piano del cuore è il passaggio inevitabile per l'evoluzione spirituale dell'Uomo: esso reca in sé la forza, la fiducia e la possibilità di trascendere l'egoismo, la presunzione e l'importanza personale. (Io amo).
3° CHAKRA - MANIPURA:
localizzato presso la "bocca dello stomaco" - plesso solare - è il chakra della vitalità, del desiderio, dell'emozione pura, della razionalità, dell'azione concreta, della manifestazione, della volontà di potenza, della realizzazione. Il suo equilibrio è fondamentale per mantenere l'Ego in armonia con se stesso e con il mondo. Le qualità che manifesta quando è disarmonico sono l'arroganza, la presunzione, l'aggressività, la violenza, la manipolazione, etc. È anche la sede delle possibilità di autoguarigione - nel suo aspetto dorsale. (Io posso).
2° CHAKRA - SVADHISHTHANA:
localizzato nella regione dell'Hara (Tanden o Tai T'ien), 2-4 cm. sotto l'ombelico, è legato ad aspetti riproduttivi, alla propagazione della specie, alla sessualità. Sede del Ki personale (l'energia individuale) ha a che fare con il piacere, la creatività, la bellezza, l'istintualità, le scariche emozionali ed è anche collegato all'intuizione. (Io sento).
1° CHAKRA - MULADHARA.
localizzato tra l'ano e i genitali, in esso si esprime la "volontà corporea di essere". Il chakra "radice" è la base, la nostra connessione primaria all'esistenza terrena. (Io sono nella materia).
Ad ognuno dei sette chakra si è soliti associare un'emanazione energetica specifica, ovvero un preciso corpo energetico.
I chakra costituiscono una straordinaria rete multidimensionale di collegamento tra le varie dimensioni di cui siamo costituiti.
I chakra sono una sorta di "riduttori" di vibrazione: le energie cosmiche, grazie ad essi, possono adattarsi ad ognuno dei piani vibrazionali in cui ci estendiamo.
I sette corpi energetici
- il corpo fisico (piano materiale grossolano secondo Daskalos)
- il corpo eterico: fornisce energia al corpo fisico.
- il corpo emozionale o astrale (o psichico secondo Daskalos).
- il corpo mentale (piano noetico secondo Daskalos).
- il corpo causale o animico o spirituale.
- il corpo del Sé Superiore o cosmico.
- il corpo dell'Io Sono o Divino
Lavoro con i Chakra
Lavorare con i chakra significa attivare o riequilibrare questi vortici energetici. Ciò implica che durante il trattamento Reiki puoi dare, se lo ritieni necessario, un apporto di Energia Vitale aggiuntiva ad ogni "ruota di luce", oppure puoi bilanciare le diverse attività dei chakra tra di loro.
È il sentire che di volta in volta ti indica se vi sono chakra da bilanciare, quali sono e in che ordine ciò va fatto. Come punto di partenza puoi riferirti alla conformazione del candelabro a sette braccia tipico della tradizione giudaica. Bilanci cioè il 1° chakra con il 7° (il primo braccio del candelabro è connesso al settimo), il 2° col 6°, il 3° col 5°, mentre sul 4°, il cuore spirituale, appoggi entrambe le mani. Se lo desideri puoi anche armonizzare ognuno dei chakra con il 4°. »
(Dario Canil, L'Anima del Reiki)
Indice Sezione Reiki Pratico di Primo Livello