Sobrietà, presenza e responsabilità
nel gestire le energie sottili
La responsabilitò di un Reki Master e degli operatori energetici
SOBRIETÀ, RESPONSABILITÀ E INTENTO COME BASE
PER GESTIRE IL MONDO DELLE ENERGIE SOTTILI
Oggi il Metodo Reiki è il metodo di "guarigione naturale" più conosciuto e diffuso al mondo, probabilmente perché in tutta semplicità funziona. Non è Reiki in sé e per sé che guarisce, ma è un'energia capace di aiutare la persona a mettersi nelle migliori condizioni per riattivare le proprie facoltà di autoguarigione.
Reiki è efficace, semplice, veloce: basta incontrare un tramite, ovvero un operatore di Primo, Secondo o Terzo Livello per riceverne i benefici attraverso uno o più trattamenti oppure un insegnante, detto Reiki Master, per poter diventare a propria volta, per sempre, un canale attivo dell'energia Reiki.
Il mondo è vario, le persone sono varie e i Reiki Master sono vari: ce n'è di tutti i tipi, da quelli sobri e preparati a quelli improvvisati e cialtroni e persino quelli fanatici. Essendo però il Reiki una via luminosa di libertà, di individuazione e di crescita, un sentiero per ritrovarsi e riscoprirsi individui sempre più presenti e consapevoli, ecco che in esso l'impreparazione e il fanatismo non solo stonano, ma rischiano di tramutarsi in vere e proprie trappole per perdersi, per smarrire la via.
In vari anni di insegnamento ho conosciuto un'ampia gamma di tipologie di Reiki Master passando da un'accalorata gioia nel constatare l'impegno e la presenza di alcuni al desiderio di mettermi le mani nei capelli a causa della pochezza e della irresponsabilità di altri.
Spesso un metro di misura lo offrono gli allievi: provo un senso di tristezza ogni qualvolta incontro degli studenti di Reiki che brancolano nel buio, sono confusi, hanno ricevuto poco e vissuto male l'esperienza del seminario Reiki. E qui sorge spontanea una domanda: perché molte persone non si ascoltano? Perché molti non fanno ciò che sanno fare e fanno invece male quello che fanno? Probabilmente perché nel Reiki qualcuno riesce a costruirsi un'aura carismatica intorno alla propria pochezza e al proprio vuoto esistenziale. Sembra che alcuni si convincano di essere dei veri maestri per mascherare l'angoscia di un profondo (a volte relegato nell'inconscio) senso di inadeguatezza e di frustrazione.
L'energia non è un gioco,
il ruolo del maestro
L'universo è un insieme stratificato di energie in relazione. Ci sono molte più cose in questo universo di quanto i nostri occhi fisici riescano a captare e la nostra ragione possa interpretare. Se un venditore di scarpe ci vende un prodotto scadente o a prezzo eccessivo, questo si configura come una speculazione o al peggio una truffa, ma non è una tragedia.
Quando si è invece nel campo dell'Energia e dello Spirito c'è molto meno spazio per fare i furbi senza andare incontro a grosse responsabilità in campo evolutivo. Reiki è una potente forza di trasformazione. Soprattutto per questo va usato con grande rispetto, con gentilezza, con pazienza e con lucida consapevolezza.
Il fatto che vi siano oggi molti Reiki Master "formati" in un solo giorno è assurdo, oltre che ridicolo. Quale garanzia di preparazione, di lavoro su di sé, di presenza possono offrire all'allievo? E se l'allievo ha bisogno di determinate risposte in un momento importante di trasformazione della sua vita quale è il seminario di Reiki? Come si pone un "maestro" del genere? Inventa risposte o nega risposte?
Mi pare che prima di tutto siffatto "maestro" neghi a se stesso l'evidenza dell'enorme responsabilità energetica e spirituale che in quel momento si sta assumendo nei confronti dell'allievo che lo ha scelto come guida per percorre alcuni importanti passi su un sentiero di conoscenza. Certo il maestro non fa i passi al posto dell'allievo; anzi dovrebbe essere il primo a responsabilizzare l'allievo a compiere scelte proprie al fine di rendersi autonomo e responsabile.
Un vero Reiki Master non ha bisogno di governare la vita delle persone, non vuole essere colui che indica loro come vivere. Invece di dirgli continuamente che cosa o come deve fare, un vero Reiki Master invita l'allievo a ricontattare se stesso, ad aprirsi alla consapevolezza, a sviluppare la sua sensibilità e il suo intuito, fino ad accedere alla propria coscienza spirituale. Ma questo non esime l'insegnante dall'impegno sacro di esserci energeticamente e spiritualmente durante un seminario Reiki.
E questa presenza energetica e spirituale non può che essere ottenuta attraverso anni di lavoro su di sé, di ascolto, di sfida, di lotta, di determinazione, di approfondimento culturale, di cura di sé, di sensibilizzazione alle svariate energie presenti nell'universo. Un corso di un giorno o di un weekend non rende nessuno un vero Reiki Master. Nel variegato mondo dell'energia non c'è spazio per l'improvvisazione casuale. Occorre assumersi la responsabilità di avere a che fare con una realtà, che in quanto invisibile, può anche essere molto pericolosa.
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Indice Sezione Affrontare Energie Indesiderabili
Indice Sezione I Livelli del Reiki