La Meditazione Tantrica con Choku Rei |
La Meditazione Tantrica con Choku Rei
«Siedi comodamente per terra, su una sedia o su un divano e tieni la schiena diritta. Puoi mettere le mani in bilanciatura al cuore, appoggiarle sulle gambe o posizionarle secondo una qualsiasi tecnica meditativa che conosci. Chiudi gli occhi, rilassati, respira regolarmente e riponi la tua attenzione sul simbolo di amplificazione della forza Choku-Rei. Lascia scorrere i tuoi pensieri e abbandonali: crea il vuoto in te. Dai spazio solo al tuo sentire. Ascolta e senti "Choku-Rei". Trattieni la tua attenzione per alcuni secondi in ognuna delle seguenti fasi. Visualizza come l'energia di Choku-Rei (in forma di potente luce dorata) viene da sinistra, entra nella tua corona (7° chakra) la riempie completamente di luce e scende lungo la colonna vertebrale fino al tuo 1° chakra riempendo anch'esso completamente. Visualizza ora l’energia che sale fino al 6° chakra e lo riempie. Da lì scorre fino al 2° chakra nutrendolo di luce. Quindi fluisce al 5° chakra illuminandolo. Poi va al 3° chakra riempendolo e da lì arriva al 4° chakra nutrendolo. Respira energia nel tuo cuore. Questa forma meditativa dura circa 10 minuti. Trattieni almeno un minuto la tua attenszione in ciascuna delle fasi di riempimento di luce per ogni chakra considerato e un po' di più per il chakra del cuore. In una variante non viene preso in considerazione il 6° chakra, la "sensibilità psichica" o "terzo occhio", forse per la "pericolosità" insita nell'eventualità di un’apertura totale del terzo occhio senza la dovuta preparazione e consapevolezza. Altre volte il 7° e il 6° chakra vengono anche concepiti come una unità.» Dario Canil
«Segno distintivo della liberazione dai limiti e dai condizionamenti è sempre una sensazione di sollievo e di gioia. Come dice la Chandogya-upanishad, "non c'è beatitudine nel finito: la beatitudine è solo nell'infinito". Si capisce allore perché la sessualità sia stata sempre usata per stimolare dirtettamente il processo meditativo o comunque per riferirsi, in maniera analogica, a ciò che è l'aldilà della mente. Non si tratta soltanto di riconoscere il valore sacrale della sessualità - cosa che avviene in tutte le religioni - , ma anche di utilizzarla a scopi spirituali. (...) Lo scopo non è quello di provare un piacere più o meno intenso, ma di impiegare il piacere per risvegliare l'energia psicofisica (simboleggiata da Kundalini) e indirizzarla verso un superiore livello di coscienza.» Claudio Lamparelli, "MANUALE DI MEDITAZIONE" Mondadori, 1995, pag. 109
Sezione LA PRATICA DELLA MEDITAZIONE REIKI Sezione LA PRATICA DEI TRATTAMENTI REIKI
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