lono
I TRE SÉ
DEGLI SCIAMANI HUNA
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LONO: la mente conscia. Lono non può essere identificata in base alla consapevolezza, in quanto è possibile suggestionare e dare direttive a Ku anche in stato di incoscienza (sonno, ipnosi, anestesia). Lono non si distingue dal Ku perché sa ragionare, in quanto abbiamo visto che anche Ku segue la sua logica ed è capace di abilità deduttiva (il bimbo deduce per es. che il biberon ha la stessa funzione del seno materno) e induttiva (il bimbo sa, per es. da diverse esperienze, che il pianto attira la madre).
Lono non si distingue nemmeno per il senso dell’autocoscienza, in quanto abbiamo visto che è Ku il vero centro dell’autocoscienza (per es. ci giriamo automaticamente quando viene pronunciato il nostro nome, perché Ku sa chi siamo).
La funzione primaria di Lono è di prendere le decisioni. Questo riguarda ciò che viene definito la forza di volontà. Lono decide ciò che è importante e ciò che non lo è. Nel fare questo l’unica vera facoltà che viene espressa è quella di dirigere consapevolezza e attenzione in risposta a pensieri, percezioni, esperienze. Questo viene definito compiere una scelta, esprimere il libero arbitrio.
Quando siamo in questo stato di coscienza consapevole possiamo scegliere come rispondere alla nostra esperienza di vita. Al contrario, quando veniamo catturati da un’abitudine inconscia, come per esempio arrivare a destinazione in auto senza ricordare di aver compiuto il tragitto, è Ku che prende il sopravvento attuando modelli di comportamento che gli sono noti, in risposta a uno stimolo mentale, energetico o fisico, mentre contemporaneamente la nostra mente conscia si assenta dal contesto, indugiando nei propri pensieri. In questo caso il subconscio si comporta in modo simile a un computer: prende decisioni nel senso che si limita a eseguire delle risposte prestabilite a stimoli precedentemente memorizzati: va in automatico.
Nell’ipotesi che a un dato stimolo Ku non disponga di risposte preconfezionate, il computer si ferma e il subconscio si aspetta che sia Lono, la mente conscia, o l’ispirazione di Kane, la mente superconscia a sbloccare la situazione.
Se per qualche motivo nessuno dei due viene in soccorso, il sistema si ferma davvero e sopravviene il panico, il senso di smarrimento, di paralisi.
Possiamo in ogni momento di coscienza consapevole decidere dove vogliamo andare, cosa vogliamo fare, cosa pensare. Cadere nelle trappole dell’abitudine non significa avere fallito, l’importante è riprendere consapevolezza e cercare le risposte vere agli stimoli, oltre gli schemi fissi appresi. E se nel tentare di modificare un’abitudine molti si sono scoraggiati, bisogna rendersi conto che la volontà da sola non è sufficiente, serve un intento inflessibile, determinazione e disciplina, ovvero l’atto di mantenere consapevolmente e con costanza l’attenzione e la coscienza sull’obiettivo prefisso. A questo scopo è spesso necessario rinnovare continuamente le proprie decisioni senza farsi condizionare dai piccoli fallimenti.
È Lono che genera la paura! Quando compare la paura Lono può indugiare su di essa, attrarre l’energia attraverso l’attenzione, ma può anche fare qualcosa di molto più efficace. Lavorare su di sé per capire l’origine della paura e riformulare con l’immaginazione quel sogno inappropriato e scegliere di orientare il pensiero in modo diverso.
Lono è davvero l’unica parte di noi che possiamo controllare direttamente. Poiché nell’immaginazione Lono ha il suo principale strumento operativo è importante per lo sciamano Huna imparare ad ampliare la propria capacità immaginativa, giocare con essa, allenarla, usarla strategicamente. Attraverso l’immaginazione abbiamo il potere reale di cambiare la nostra vita (il nostro sogno) e di influenzare positivamente tutti i suoi aspetti sia in relazione al mondo interiore sia in relazione al mondo esterno. Lono spinge alla soddisfazione dei valori, ovvero alla realizzazione dello scopo e del significato della vita. Huna è un invito a usare l’amore come metro di misura di ogni cosa e a creare amore dove manca o accrescere l’amore dove l’amore già c’è.
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