«Nel 1989, Phyllis Lei Furumoto (che con la sua Alliance ha rappresentato per diversi anni la più grossa organizzazione mondiale di Reiki) ha autorizzato i maestri Reiki a iniziare le persone non più solo al 1° e al 2° livello, ma anche al 3°, cioè al grado di Master. Da quel momento il Reiki si è diffuso rapidamente in tutto il mondo.»

(L'Anima del Reiki di Dario Canil)

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VICENZA, IL PARCO QUERINI

Il Parco Querini è uno dei principali polmoni verdi della città di Vicenza. Situato in pieno centro storico è caratterizzato da vaste estensioni a prati, delimitate da un esteso boschetto ricco di piante ed ha un'estensione davvero notevole: dodici ettari.

A Padova, vicino a Vicenza, si è laureato in Psicologia Dario Canil, insegnante di Reiki e Sciamanismo, conferenziere e scritttore. Dario Canil organizza periodicamente seminari e corsi di Reiki e Sciamanismo a Dolo, Venezia, presso il Centro di Luce Fabiano. Dal 1997 Dario Canil propone a tempo pieno con competenza e professionalità l'insegnamento originale del Reiki di Mikao Usui, il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, lo Sciamanismo secondo Carlos Castaneda (la via del guerriero), lo Sciamanismo Huna dalle Hawaii (la via dell'avventura).

Il Parco Querini di Vicenza è molto grande, ben curato e risponde a esigenze diversificate. Si può fare jogging, passeggiare, rilassarsi su una panchina, fare un picnic nel prato, recuperare un po' di serenità se si è pazienti dell'ospedale o loro parenti, portare i bambini a giocare a contatto con la natura. Davvero gradevole è la presenza di tanti animali di specie diverse: moltissimi conigli, germani, anatre, piccioni, pesci, tartarughe d'acqua, galli e galline, nutrie.

Il Parco Querini è circondato dalle sponde del fiume Bacchiglione, dall’affluente Astichello e dal tratto delle mura veneziane lungo Viale Rodolfi. Al suo interno si trovano un viale alberato fiancheggiato da statue, uno stagno che circonda un isolotto sormontato da un piccolo tempio, un boschetto e un gradevole percorso vita.

Il piccolo tempio monoptero, costruito in stile classico da Antonio Piovene nel 1820, presenta colonne ioniche a sorreggere la cupola. Alla sua base si trova un'antica ghiacciaia che veniva utilizzata per conservare il ghiaccio che si formava d'inverno nello stagno, per rinfrescare cibi e bevande nella bella stagione.